Tron

L’universo delle criptovalute è ormai da tempo oggetto di un’attenzione spesso morbosa da parte dell’opinione pubblica mondiale. A giustificarla è in particolare il fatto che le oltre 1300 monete virtuali attualmente esistenti riescano a collezionare cifre in termini di capitalizzazione che fanno spavento, già oltre i 700 miliardi di euro. Tanto da spingere qualche osservatore a denunciare con molta forza il pericolo di una vera e propria bolla pronta ad esplodere e a minare di nuovo una situazione economica globale che soltanto ora sembra in fase di vera ripresa dopo lo scoppio di quella dei mutui subprime la quale ha letteralmente terremotato l’Occidente.
Tra le criptovalute emergenti, va segnalato il caso di Tron, il nuovo protocollo nato a fine 2017 con il preciso scopo di favorire la decentralizzazione della rete e riportarla al più presto allo stato in cui si trovava prima di essere scoperta da grandi aziende come Facebook, Google, Amazon, Apple, le quali l’hanno poi trasformata a proprio uso e consumo, sfruttando all’uopo la posizione di forza acquisita. Tron rappresenta di conseguenza un ecosistema di contenuti liberi in cui circola la criptovaluta Tronix (TRX), secondo la visione che aveva ispirato in origine Tim Berners-Lee, il fondatore del web, il quale aveva immaginato la sua creatura come una sorta di zona franca. Una visione ripresa dal team di sviluppo di questa divisa virtuale e che potrebbe preludere alla sua crescita.

Cos’è Tron

Tron  è un protocollo decentralizzato basato sulla tecnologia blockchain e sull’algoritmo di consenso proof of stake, il quale punta alla costruzione di un sistema d’intrattenimento gratuito globale con storage distribuito. In particolare, il protocollo permette a ciascun utente di pubblicare, archiviare e possedere i dati liberamente e in una forma non solo autonoma, ma anche decentralizzata. Il protocollo è delegato a decidere anche la distribuzione, l’iscrizione e la direzione dei contenuti permettendo ai loro creatori di rilasciare, diffondere e gestire risorse digitali, dando vita in tal modo ad un ecosistema decentralizzato fondato sui contenuti d’intrattenimento. A facilitare il tutto è poi Tronix, la valuta di rete, che andrà ad agire nel quadro di una economia globale alternativa nella quale saranno proprio gli utenti ad avere il controllo del contenuto, dei servizi e della criptovaluta, e non le grandi aziende, come succede invece attualmente.
Il promotore di questo progetto è Justin Sun, un giovane imprenditore che è già stato incluso in passato nella classifica stilata da Forbes relativa ai 30 giovani più brillanti di cui sentiremo parlare in futuro. A giustificare questo importante vaticinio è il fatto che Sun ha già ricoperto in passato il ruolo di Chief Representative di Ripple, oltre ad essere il fondatore di Peiwo, una community di contenuti audio che può già vantare oltre 10 milioni di utenti.
Il punto di partenza del suo progetto è proprio la constatazione che i contenuti creati dagli utenti vengono poi monetizzati dalle grandi compagnie, che li sfruttano per i loro scopi, senza dare nulla in cambio. Per ovviare a questo problema, Sun ha quindi promosso Tron, un protocollo nuovo, ma soprattutto innovativo, il quale prevede:
1) l’archiviazione dei dati nei frammenti attorno alla rete fornita dai minatori che, in tal modo, provvedono a decentralizzare il web;
2) il varo di un’economia autosufficiente nella quale tutti rinunciano ad una modica quantità di spazio nella rete in cambio di Tronix (TRX) che poi saranno utilizzati dall’utente stesso per pagare l’intrattenimento;
3) da parte loro i fornitori di contenuti potranno generare entrate sulla base della popolarità di ciò che hanno creato.

Il futuro di Tron

Se nell’ultimo mese Tron ha messo a segno una crescita del 1344% (che sale a 6055% se si considera l’ultimo trimestre), va sottolineato come il futuro potrebbe essere ancora più roseo. A soffiare sulle vele della criptovaluta cinese sono in particolare i ricorrenti rumors relativi ad una possibile partnership con Alibaba, il gigante tecnologico fondato da Jack Ma. Voci che sono dovute anche ai rapporti di vecchia data tra il fondatore di Alibaba e Justin Sun, allacciati quando il CEO di Tron frequentava la Hupan University, presieduta proprio da Jack Ma. Va poi ricordato che Zhao Hong, attualmente in forza a Tron, è stato a sua volta il responsabile di data mining presso Alibaba.
Anche se non dovesse andare in porto la collaborazione con Alibaba, su cui però continuano a puntare i mercati, va precisato che il progetto Tron è già riuscito a calamitare molti consensi. Considerato come proprio la bontà del progetto iniziale sia una delle basi più importanti nel lancio e nel consolidamento delle monete virtuali, si può comunque prevedere un ottimo futuro per Tron, anche in considerazione del fatto che il team di sviluppo può contare sulla collaborazione di personaggi di spessore, a partire da Weixing Chen, il fondatore di Kuaidi, ovvero il corrispettivo cinese di Uber, o Wang Lifen, anche lui in passato tra i collaboratori di Jack Ma.
Non bisogna poi sottovalutare il fatto che Tron goda dell’evidente supporto di alcuni importanti membri della comunità imprenditoriale cinese, a partire da Tang Binsen (fondatore di Clash of Kings), Hitters Xu (fondatore di Nebulas), Xue Manzi (uno dei maggiori investitori del suo Paese), Chaoyong Wang (numero uno di China Equity Group, che può vantare un valore di mercato oltre i 2 miliardi di dollari), Dai Wei (CEO di OFO bike). Sono solo i nomi più noti di un gruppo di supporters di Tron, che potrebbero sancire con il loro appoggio il successo del protocollo, insieme alla App Peiwo, che con dieci milioni di utenti pronti a trasferire token in un senso e nell’altro, costituirebbe una base d’eccezione.
Proprio quanto detto sinora sembra avvalorare l’ipotesi di una ulteriore avanzata di Tron, come del resto è accaduto nei primi giorni del nuovo anno, quando la criptovaluta di Justin Sun ha accresciuto il proprio valore con ritmi sempre più notevoli. Ne sono convinti anche gli analisti, che non esitano a indicare la moneta digitale cinese tra le possibili protagoniste di un 2018 che si preannuncia molto positivo per le criptovalute, in particolare per quelle che possono vantare su un progetto di largo respiro e sull’apporto della comunità economica. Come accade appunto nel caso di Tron.

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