Siacoin

Il progetto è ormai considerato una delle carte che possono consentire ad una criptovaluta di porre le basi per una successiva crescita e non rimanere confinata nel limbo, o addirittura scomparire del tutto nel breve volgere di pochi mesi. Proprio per questo sono in molti a guardare con interesse a Siacoin, la criptovaluta ideata nel 2015 dalla start-up Nebulous Inc. e presentata due anni prima nel corso di HackMIT, una kermesse che ha luogo ogni anno presso il Massachussets Institute of Technology. Siacoin è in pratica la moneta ufficiale della piattaforma che porta lo stesso nome.
A questo punto diventa perciò d’obbligo una domanda: che cosa offre Sia? Il progetto si propone in pratica di decentralizzare il cloud storage. Invece di affidare i propri file ad un’unica azienda come Google Drive e Dropbox, utilizzando Sia chiunque può arrivare a disporre di uno spazio cloud fornito da utenti i quali, in cambio, vengono opportunamente remunerati. In pratica si tratta quindi di un progetto in grado di offrire un servizio reale, a differenza della stragrande maggioranza delle monete digitali attualmente presenti sul mercato (sono ormai circa 400).
Proprio questo aspetto ha spinto molti analisti a consigliarne l’acquisto nel corso del 2018, un aspetto che dovrebbe essere tenuto in attenta considerazione, quando si cerca di valutare se Siacoin abbia un futuro o meno.

Come funziona Siacoin

La missione che si prefigge Nebulous è quella di costruire con la piattaforma Sia il più grande super server di cloud storage al mondo, basandosi su tanti piccoli utenti i quali mettono a disposizione il proprio spazio ricevendone in cambio una determinata remunerazione.
Sia è essenzialmente un sistema decentralizzato di cloud per dati. Mentre Drpbox, Google Drive, o Amazon S3 offrono un sistema centralizzato di salvataggio dei dati nel server, Sia ha optato per la decentralizzazione tramite un sistema basata sui contratti intelligenti (smart contracts), cui affidare il salvataggio delle informazioni. I dati salvati sono poi affidati alla crittografia in modo tale da non poter essere utilizzabili se non da chi li ha salvati e, di conseguenza, ne possiede le chiavi di accesso. Il sistema funzione con il protocollo POW, ovvero Proof of Work, permettendo quindi il cosiddetto mining ovvero l’attività tesa ad accumulare criptovaluta nelle farm, ovvero i computer interamente dedicati e adattati per questo scopo, che presuppone un grande dispendio energetico.
Il sistema è accessibile da chiunque voglia affittare il proprio spazio hardware non utilizzato che, in cambio riceverà appunto dei Siacoin, che sono in questo momento l’unica unità di valuta in grado di eseguire contratti di archiviazione. Come accade per ogni contratto di stoccaggio, i dati devono essere archiviati in una posizione del tutto specifica e ciò vuol dire che i file devono essere conservati in maniera sicura per un periodo di tempo stabilito inizialmente. Una volta che l’intervallo di tempo prestabilito è finito, il proprietario dello spazio affittato riceve il pagamento della moneta.
Riassumendo quanto detto sinora su Sia è possibile portare avanti le seguenti operazioni:
1) si può prendere spazio in affitto pagandolo a prezzi effettivamente molto convenienti, circa un decimo rispetto a quelli praticati dalla concorrenza;
2) prestare lo spazio di cui non si necessita, mettendo a disposizione il proprio hard disk e venendo per questo pagato in Siacoin alla scadenza dei termini contrattuali;
3) minare Siacoin, ovvero dare vita al processo di produzione della moneta digitale;
4) contribuire allo sviluppo del progetto in quanto il codice è open source.
Le operazioni in questione possono essere portate avanti grazie al wallet, il quale viene scaricato come un normale desktop wallet, di cui sono rese disponibili le chiavi private  mediante passphrase. Una volta installato, diventa il mezzo per affittare il proprio spazio disco in cambio di Siacoin, per il quale si rende necessario pubblicare un annuncio sul network SIA, impostando alcuni parametri. Va peraltro sottolineato come sia proprio l’utente a decidere in assoluta autonomia il prezzo per il proprio spazio in affitto, dovendo al contempo garantire un uptime del 98% al fine di non incappare in penalità. Va anche ricordato come al fine di poter iniziare ad affittare il proprio spazio e guadagnare con Siacoin, è necessario depositarne almeno 2000 sul proprio wallet.
Un progetto quindi basato su un servizio ben preciso sul quale viene impostato un vero e proprio piano partecipativo destinato a far guadagnare la comunità che decida di sostenerlo. Proprio questo aspetto sembra aver notevolmente interessato gli osservatori, convincendoli sulle potenzialità di Siacoin.

I punti di forza e di debolezza

Quali sono i punti di forza di questo progetto? Il principale può essere considerato la crescente popolarità di questo genere di servizi, i quali mettono in evidenza un grande potenziale di crescita che potrebbe quindi tradursi nella possibilità di radunare una community molto vasta. Anche perché i prezzi del servizio sono veramente convenienti se soltanto si pensa che un Terabyte di dati salvati costa meno di un decimo rispetto ai competitor centralizzati (come i noti Amazon S3, Dropbox e Google Drive), ovvero 10 dollari contro i 120 mediamente pretesi dai competitori. Per quanto riguarda poi il prezzo per il download della larghezza di banda , il confronto è impietoso, se si pensa che si attesta a 5 dollari contro i 460 pretesi da Amazon.
Per quanto riguarda le debolezze di Siacoin, va rilevato come questa cryptocurrency sia purtroppo presente ancora su pochi mercati e circoli ancora in maniera stentata, anche perché il suo sviluppo è frenato da un meccanismo farraginoso: per poterlo utilizzare occorre infatti ricorrere ad un exchange e comprarlo. Una strozzatura che potrebbe essere aggirata dando vita ad un gateway  diretto.

Le prospettive di Siacoin

Nonostante i difetti segnalati, Siacoin è riuscita a dare vita ad una ottima performance tra la metà del 2017 e l’inizio del 2018, generando un ROI dell’11.800%. Ad oggi, nel corso dell’ultimo anno ha guadagnato il 13357%, una prestazione che poche monete digitali possono vantare nello stesso arco temporale. Performance di tutto rilievo che fanno intendere il margine di crescita di questo progetto e che hanno convinto molti analisti a raccomandarne l’acquisto nel corso dell’anno, in modo da poterne capitalizzare la preventivata crescita, reputata con tutta evidenza una logica conseguenza della bontà del progetto iniziale.

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