
Come è possibile notare dall’attenzione sempre più pronunciata dei media, il tema delle criptovalute continua a rivestire una notevole importanza, con una parte del mondo finanziario tradizionale e alcuni governi letteralmente scatenati contro il comparto. Va però sottolineato come il settore non rappresenti un monolite e veda una sempre più notevole differenziazione tra progetti puramente speculativi e quelli che invece puntano a legare la cryptocurrency ad un servizio vero e proprio e, quindi, ad una esigenza chiaramente espressa dalla società.
Proprio questo nuovo modo di concepire le monete digitali, fa sì che il mercato delle criptovalute continui ad arricchirsi di nuovi arrivi. Peraltro, occorre sottolineare con forza come con il passare del tempo siano sempre di più i progetti ancorati a necessità della vita di ogni giorno e quindi capaci di assicurare servizi innovativi, invece di puntare sul puro lato speculativo come avveniva sino a qualche mese fa, quando il modello di riferimento era il Bitcoin.
In questo panorama, va sottolineato l’arrivo di Populous, un progetto coniato di recente, che è stato lanciato da una società che ha sede legale a Londra. Il concept di Populous è stato lanciato nel novembre del 2016. Il white-paper della società è disponibile da febbraio del 2017, mentre l’ICO è stata lanciata a Luglio del 2017.
Il piano predisposto si fonda sull’utilizzazione della blockchain al fine di regolamentare l’invoice auction facendo leva sugli smart contract. Se volessimo declinare il tutto in parole povere, si tratta di una forma di finanziamento: le aziende mettono infatti all’asta le proprie fatture che vengono “vendute” al migliore offerente, mentre il compratore dovrà pagarle a fronte di una ricompensa che si aggira tra il 12 e il 15% del valore. Il vantaggio che si prospetta per le aziende non è da poco, soprattutto in momenti di crisi come l’attuale, quando le controparti possono ritardare i pagamenti a causa della mancanza di liquidità che affligge l’economia reale: esse possono infatti capitalizzare le fatture in un modo più veloce, meno costoso e più trasparente rispetto a ciò che è prospettato attualmente nei mercati di fatturazione convenzionali.
Le caratteristiche di Populous
Con Populous la tecnologia blockchain si inoltra nell’ambito dell’invoice auction, una pratica di finanziamento che molte aziende utilizzano in maniera costante ormai dal 2013.
Cos’è l’invoice auction? In pratica è un’asta mediante la quale un azienda mette in vendita le proprie fatture con scadenze di solito a 30, 60 o 90 giorni, con il preciso intento di ottenere liquidità più velocemente di quanto accadrebbe sul mercato tradizionale. Il compratore che recapita la migliore offerta paga subito la fattura acquistata, ottenendo una ricompensa che in genere va a superare il 10% (rispetto ad altre forme di investimento si tratta quindi di una remunerazione molto alta, soprattutto nell’era dei tassi di interesse sempre più bassi).
E’ proprio in questa fase che entra in gioco Populous, chiamato a gestire le aste e i successivi pagamenti tra le controparti attraverso gli smart contract. Va però sottolineato come Populous si appoggi a due diverse valute:
1) Populous coin (PPT), ovvero la moneta digitale che è stata emessa in fase di ICO al fine di raccogliere i fondi che dovevano finanziare il progetto;
2) Pokens, una moneta digitale “fiat-pegged”, legata ad una valuta reale, ovvero alla Sterlina britannica.
Proprio utilizzando la seconda valuta virtuale avvengono I flussi monetari tra compratore e venditore, così come le ricompense ottenute dalle due parti. Il guadagno della piattaforma avviene invece andando a trattenere le commissioni sulle transazioni di pokens.
Qual è il vantaggio di un simile sistema? Mediante Populous, le società possono vendere le fatture in maniera più veloce, per poi riscattare in una seconda fase i loro token digitali in cambio di valute FIAT. Possono farlo in un modo non solo più rapido, ma anche meno costoso e più trasparente rispetto a ciò che è disponibile oggi nei mercati tradizionali della fatturazione.
Il valore dei Pokens è a sua volta sostenuto dagli investitori che provvedono a depositare fondi nella piattaforma per il finanziamento delle fatture. Gli interessati possono in tal modo vendere la propria fattura in cambio di Pokens, e poi riscattarli in cambio di valute reali. Se il meccanismo è molto simile a quello che caratterizza i sistemi convenzionali, va però sottolineato come le commissioni siano notevolmente più basse, mixandosi a processi resi più veloci dall’utilizzazione della tecnologia Blockchain.
I Pokens funzionano in due modi, a seconda che si affronti il discorso in relazione all’interno e all’esterno della piattaforma. All’interno della piattaforma, Populous va infatti a gestire un registro interno recante i bilanci dei conti del borrower e dell’investitore per ogni valuta, mentre all’esterno offre uno smart contract accessibile pubblicamente per ogni token. Il tutto con l’obiettivo principale di contribuire alla creazione di un mercato finanziario di nuova generazione.
I punti di forza del progetto
Da quanto abbiamo detto sinora, dovrebbe essere abbastanza chiaro come Populous rappresenti un caso a parte nel variegato mondo delle monete digitali. Il sistema congegnato può rivelarsi un metodo di finanziamento estremamente utile per le piccole e medie imprese le quali possono accelerare notevolmente il ricevimento dei pagamenti e possono a loro volta investire nuove risorse nel proprio business, senza doversi rivolgere ad un sistema bancario sempre meno reattivo a causa dei problemi innescati dalla questione dei crediti incagliati.
Va ricordato che i settori che già utilizzano l’invoice auction sono il trasporto e logistica, il comparto energetico e quello del lavoro interinale, ovvero dei segmenti molto importanti del sistema produttivo.
Sostanzialmente, Populous si rivolge agli imprenditori che vedono prolungarsi in maniera indefinita il versamento del corrispettivo per le fatture emesse, con grave danno per la propria attività di ogni giorno e a tutti coloro che vorrebbero poter disporre di denaro liquido senza trovarsi in difficoltà a causa dell’eccessivo differimento dei tempi. Una esigenza molto pronunciata che potrebbe quindi permettere al sistema congegnato di affermarsi in maniera sempre più pronunciata, permettendo a Populous di rendere solide le sue basi e prepararsi a spiccare il volo nel corso di un 2018 che si preannuncia decisivo per le monete digitali, in un senso o nell’altro.