Neo coin

Se Bitcoin è sotto attacco da parte di tutte le Altcoin nate sulla sua scia, anche Ethereum deve guardarsi da una minaccia di non poco conto, ovvero quella portata alle sue posizioni da NEO, la criptovaluta nata nel corso del 2014 e sottoposta poi ad un intenso lavoro di revisione teso ad eliminarne i difetti messi in mostra nella fase iniziale, quando si chiamava Antshare. La startup dietro a questo progetto, ovvero Onchain, azienda di stanza a Shanghai, non si è però persa d’animo e ha continuato a lavorare per eliminare i difetti che ne avevano appesantito la partenza, con notevole successo.
Quale il progetto che ha portato alla nascita di quella che è considerata la prima moneta virtuale cinese? Nell’idea di partenza dei suoi fondatori, in particolare Da Hongfei, la tecnologia dovrebbe essere in grado di portare il progresso a mutare letteralmente il futuro grazie alla cosiddetta “smart economy”. In questa ottica si va ad inserire appunto il network NEO, cui concorrono una piattaforma e la sua divisa digitale: proprio ad esso, infatti, è delegato il compito di gestire gli smart contracts,  i contratti intelligenti e le identità digitali all’interno della piattaforma, tramite il pagamento in criptovaluta. Come è facile capire, NEO non si propone sul mercato alla stregua di una semplice moneta digitale, bensì sotto la veste di un microcosmo economico nel quale è possibile effettuare scambi commerciali senza dover sottostare alle regole bancarie e alle leggi fissate dai governi centrali.
Sotto tale veste, NEO ha dunque dato vita ad blockchain sul tipo di Ethereum, ma nettamente superiore dal punto di vista della scalabilità, ovvero la capacità della piattaforma di resistere non solo agli aumenti delle transazioni, ma anche in termini di compatibilità.
Altro punto di vantaggio di NEO, nei confronti di Ethereum, è la possibilità di utilizzare più linguaggi di programmazione, ovvero Java, Python, GO e Microsoft.net, contro il solo Solidity, che vanta peraltro una minore popolarità rispetto ai concorrenti, anche perché richiede doti di programmazione di alto livello e non è di conseguenza facilmente assimilabile.

Come funziona NEO

Come le altre monete digitali, NEO è un sistema decentralizzato che usa un linguaggio open source, una tecnologia blockchain per il blocco delle transazioni, ed una rete peer-to-peer il cui scopo è quello di criptare le transazioni stesse e rendere in tal modo impossibile ogni tentativo di duplicazione o falsificazione. Anche NEO ha la possibilità di produrre smart contracts, i contratti digitali non regolati dalle ordinarie leggi in materia, ma garantiti dal sistema stesso. Può quindi essere usato per corrispondere il pagamento di un servizio o una determinata prestazione, senza che sul prezzo finale vada a gravare il costo delle commissioni che dovrebbero essere corrisposte agli intermediari, con la pratica eliminazione anche di una burocrazia ormai considerata invasiva e superflua.
Anche il problema del wallet, che aveva impedito a Antshare di decollare, è stato risolto grazie all’adozione di una serie di versioni light che non solo consentono la sincronizzazione immediata, ma anche la possibilità di richiedere i GAS (così sono denominate le vecchie monete) ancora non reclamati. Tra di essi si distingue neowallet.net, che alle caratteristiche ricordate aggiunge una grafica estremamente intuitiva, molto simile a quella sfoggiata da MyEtherWallet. In alternativa si può comunque utilizzare NeoTracker, nato in qualità di Block Explorer e che consente, inserendo il Public Address, di monitorare non solo il balance di NEO, ma anche quello di GAS, in questo secondo caso con un unico click, senza quindi dover ricorrere ad una pratica fastidiosa come quella consistente nell’auto-invio dei NEO al proprio indirizzo al fine di averne la piena disponibilità.
Va infine ricordato che NEO si appoggia a Binance, il nuovo exchange decentralizzato che ha attivato il GAS Wallet per i depositi. Proprio Binance si sta imponendo come il mercato in cui avvengono le maggiori transazioni di NEO e questa partnership si traduce in una maggiore facilità nelle transazioni di acquisto o vendita dei GAS, tale da tradursi in un consistente aumento di popolarità della criptovaluta cinese anche sul Vecchio Continente.

I vantaggi di NEO

Il primo vantaggio offerto da NEO è proprio quello della velocità di esecuzione delle transazioni, grazie al quale ha potuto mettere a segno un notevole aumento di popolarità a discapito di Ethereum, dimostrandosi superiore proprio in un settore, quello degli smart contracts, presidiato sino a quel momento dalla valuta concorrente.
Altro vantaggio di non poco conto è proprio il fatto di prevedere l’utilizzo di più linguaggi di programmazione, circostanza che può attrarre un maggior numero di programmatori e contribuire ad un notevole allargamento della community, con tutto quello che può conseguirne.
Non va poi sottovalutato come NEO abbia riscosso non poco apprezzamento da parte degli enti di regolamentazione, un fatto che è stato interpretato dagli analisti e dagli addetti ai lavori come una sorta di segnale nella direzione di una possibile notevole crescita futura della criptovaluta sul mercato.

Conviene investire ora su NEO?

Se i segnali sembrano convergere in favore di una promettente crescita di NEO, che è riuscita a generare ROI elevatissimi in un arco di tempo ristretto, resta da capire se può essere conveniente, in questo momento, investire sulla moneta digitale cinese, proprio alla luce della forte volatilità esibita dal comparto delle criptovalute anche in questa prima fase dell’anno.
La risposta può essere ricercata proprio in una serie di fattori che abbiamo elencato in precedenza. Il fatto di aver implementato i propri wallet e di aver conquistato un exchange come Binance, che potrebbe essere il preludio ad altri accordi, ha infatti permesso a NEO di sbarcare con una certa forza anche in Europa, ove sino ad ora aveva dominato Ethereum. Ove dovesse consolidare questa sorta di testa di ponte e conquistare l’Europa, il vaticinio formulato dagli analisti, ovvero il conseguimento di un valore prossimo ai 400 dollari, si avvicinerebbe moltissimo. Considerato che attualmente viene scambiato a circa 120 dollari, contro i 36 fatti registrare ad agosto 2017, si può facilmente capire che proprio quello attuale sembra il momento migliore per acquistare, prima che il suo valore renda complicato capitalizzare nel modo migliore il proprio investimento.

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