Mentre il mercato delle criptovalute conferma la sua effervescenza, anche Lisk deve essere senz’altro annoverato tra le Altcoin che hanno saputo attirare la curiosità di investitori e addetti ai lavori nel corso di questi ultimi mesi. La moneta digitale nata da un fork di Crypti, si propone in particolare di dare agli sviluppatori l’opportunità di costruire applicazione decentralizzate (dApp) mediante linguaggi di programmazione molto utilizzati, a partire da JavaScript e Node.js., rendendone in tal modo molto più facile la produzione e la distribuzione.
In pratica Lisk è nata quando il progetto principale si è dimostrato un mezzo fallimento, inducendo Max Kordek, CEO e Founder della Lisk Foundation, e Olivier Beddows, CTO dell’operazione precedente, ad optare per la biforcazione, nel 2016, una volta appurato che i fondi racimolati erano insufficienti per portare avanti Crypti. 
E’ andata invece molto meglio a Lisk, la cui ICO all’inizio del 2016 ha generato circa 6,15 milioni di dollari al momento della chiusura dell’operazione. Il progetto originario prevede un totale di 100 milioni di Lisk, il quale sarà ripartito in questo modo:
– 85% per i partecipanti all’ICO;
– 8% per il team di sviluppo;
– 4% da impiegare per le campagne pubblicitarie;
– 2% a disposizione di consulenti e partner;
– 1% per le campagne sociali.
Andiamo dunque a vedere più nel dettaglio questo nuovo progetto e le sue reali possibilità di riuscita in un panorama sempre più inflazionato come quello rappresentato dalle criptovalute.

Come funziona Lisk?

Il primo fattore che va senz’altro preso in considerazione è la decisione di dare vita ad una blockchain parallela a quella di Ethereum, denominata sidechain, sulla quale andranno le dApp costruite su Lisk. Secondo il team di sviluppo, una implementazione di questo genere rende possibile evitare un hard fork nella eventualità che si vengano a verificare errori di scrittura o si formino bug nei codici, una possibilità consideratacon tutta evidenza alla stregua di un fattore destabilizzante, come dimostrano del resto alcuni casi in cui la biforcazione si è rivelata una vera e propria sciagura.
La sidechain sarà a sua volta del tutto personalizzabile e una volta a regime non manterrà le caratteristiche, i bug o i protocolli della mainchain (la blockchain da cui deriva). In tal modo, la nuova piattaforma andrà a garantire  ogni singola applicazione dai sempre possibili errori di programmazione i quali potrebbero a loro volta andare ad inquinare i codici delle altre sidechain o della stessa mainchain.

La blockchain di Lisk

Anche Lisk è un network decentralizzato alla stregua di Bitcoin. La principale differenza con la criptovaluta più famosa in assoluto consiste nel fatto che non utilizza un protocollo Proof of Work (PoW) o Proof of Stake (PoS). A procedere nella verifica dei blocchi di Lisk è infatti il protocollo Delegated Proof of stake (DPoS), il quale è in pratica nulla di più di una semplice implementazione dell’algoritmo originale di BitShares. In tal modo,  ogni detentore di LSK (il token di Lisk) è chiamato a partecipare alla votazione che deve designare i delegati della mainchain, ovvero le figure le quali avranno il compito di validare i blocchi in modo da rendere del tutto sicuro il network. Come si può capire da quanto detto, la Delegate Proof of Stake rappresenta quindi un protocollo di autenticazione.
I delegati attivi possono essere al massimo 101 e la loro elezione avviene all’interno del network, tramite un meccanismo di voto maggioritario. Soltanto loro possono guadagnare i gettoni che sono stati generati tramite la verifica dei blocchi, un accorgimento adottato proprio al fine di eliminare gli incentivi economici e spingere tutti i detentori di Lisk a rendersi parte attiva nella risoluzione dei problemi del network, in modo da aiutare il sistema a dare il meglio di sé.
Va poi sottolineato come i delegati attivi i quali detengano il token e non abbiano ottenuto i voti sufficienti ad essere eletti, rimangono in posizione di attesa. Ove infatti qualcuno degli eletti non dovesse assolvere al meglio la funzione che gli è stata affidata, proprio loro saranno chiamati a subentrare ricevendo i reward previsti, come succederebbe anche nel caso in cui venisse varata una nuova sidechain per la quale ci fosse bisogno di verificare i blocchi.

I punti di forza e i difetti del progetto

Naturalmente, anche nel caso di Lisk ci sono dei punti di forza e altri di debolezza i quali devono essere presi in considerazione al fine di capire la reale validità del progetto.
Tra i primi va ricordata la possibilità di utilizzare la nuova tecnologia in ambiti come l’asset management o in quelli che necessitano di una verifica online dell’identità. Un settore in rapida espansione, che potrebbe aiutare non poco la nuova criptovaluta ad affermarsi.
Anche la pronunciata volatilità è un vantaggio che non andrebbe trascurato, in quanto potrebbe spingere gli investitori più portati per i puri intenti speculativi a puntare forte su una crescita di Lisk, andandosi ad aggiungere ad una community che sembra sostenere con forza il piano di crescita messo a punto dal team di sviluppo.
Da un punto di vista puramente tecnico, Lisk presenta un protocollo che si presenta come la possibile soluzione a problemi di non poco conto che affliggono quelli Pos o PoW. Inoltre la presenza di sidechain sembra fornire ottime garanzie dal punto di vista della sicurezza, altro aspetto di grande importanza quando si tratta di monete digitali. Infine la possibilità data agli sviluppatori di utilizzare un linguaggio di programmazione come Javascript, molto popolare e quindi in grado di ampliare la platea di coloro che possono essere interessati al progetto.
Tra i difetti che potrebbero invece minare alle basi il piano e confinarlo in un ambito di pura sussistenza, andrebbe ricordato soprattutto il fatto che Lisk si muova in un comparto già presidiato da due colossi come Ethereum e EOS, che possono godere non solo dell’evidente appoggio del mondo economico e finanziario, ma anche di community in grado di supportarli al meglio. Una presenza ingombrante per Lisk, che però potrebbe superare la strettoia in questione affinando sempre meglio il suo percorso e eliminando qualche piccolo difetto di gioventù che ne ha per ora condizionato la crescita, comunque notevole.

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