
Qual è lo stato di salute delle criptovalute? Le notizie degli ultimi giorni sono in effetti abbastanza contrastanti: da un lato Warren Buffett le stronca e il governo della Corea del Sud valuta l’idea di vietarne il trading, mentre dall’altro Jamie Dimon, il grande accusatore di qualche settimana fa sembra fare marcia indietro, non solo acquistando Bitcoin, ma anche affermando che ognuna di esse va presa singolarmente al fine di capirne le reali potenzialità.
Una discussione che sembra destinata a proseguire nelle prossime settimane, mentre continua ad arricchirsi il panorama delle divise virtuali, con l’arrivo di nuove protagoniste che sembrano comunque continuare ad attrarre molto gli investitori, nonostante la vera e propria demonizzazione che ne viene fatta da più parti.
Uno degli ultimi progetti varati è quello di Icon, la criptomoneta nata alla fine del 2017 e creata dal gruppo finanziario Daily, lo stesso che poco tempo fa ha provveduto ad annunciare una partnership con Ripple, come mezzo di pagamento virtuale dell’omonimo network decentralizzato. In particolare, il token ICX, la moneta virtuale del sistema, è uno smart contract Erc20 basato sulla blockchain di Ethereum, sulla falsariga di EOS, Qtum, OmiseGo, Golem, Augur, DragonChain e molti altri. Tra i vantaggi prospettati da questo dato c’è anche la possibilità di conservarlo in assoluta sicurezza in tutti i wallet compatibili con Ethereum.
Qual è il progetto che ha portato alla nascita di ICON? In particolare il team di sviluppo mira a costruire una rete decentralizzata in grado di consentire a blockchain indipendenti guidate da amministrazioni differenti di negoziare tra loro senza il bisogno di alcun intermediario. In teoria, chiunque potrebbe essere in grado di creare un nuovo progetto blockchain e unirsi quindi alla rete, essendo libero di connettersi con i progetti esistenti e creare nuovi mondi unici, dando vita in concorso con altri sistemi analoghi ad un multiverso e ad un ecosistema blockchain.
Un progetto quindi non solo affascinante, ma anche di largo respiro e proprio per questo motivo premiato da una buona accoglienza da parte degli investitori. Andiamo dunque a vedere più in profondità di cosa si tratti e le sue reali prospettive non solo di proseguire il suo cammino, ma anche la sua ascesa.
Cos’è Icon e come funziona
Icon è un network decentralizzato nato al fine di permettere alla community raccolta intorno al progetto di condividere servizi e pagamenti. La sua genesi risponde all’esigenza di abbattere le barriere tra nazioni e monete diverse con il preciso fine di avere una sola community in grado di comunicare attraverso un exchange. Un progetto quindi estremamente ambizioso che va ad inserirsi nel solco già creato da criptovalute simili, in particolare Ethereum, NEO e EOS.
Basata sull’algoritmo di consenso LFT (Loop fault tolerance), essa mira in particolare ad avvicinare assicurazioni, banche, università, e-commerce e ospedali alla tecnologia blockchain, inserendo ognuno di questi soggetti in un universo a sé stante nel quale ogni pagamento può portare poi al reimpiego degli Icon (ICX) ricevuti all’interno del network, al fine di convertirli in beni o servizi. Il tutto senza dover sottostare alle imposizioni di un’autorità centralizzata e alla sua oppressiva burocrazia.
Il riconoscimento immediato degli utenti avviene grazie alla presenza di Blockchain ID, uno smart contract ideato dal team di sviluppo di Icon e delegato appunto a questa delicata funzione. Grazie al suo uso si può quindi entrare a far parte del sistema usufruendo di tutti i vantaggi che lo stesso è in grado di offrire, dalla richiesta di sconti ai servizi bancari. Il tutto in modo estremamente facile e con la massima rapidità, due esigenze sempre più avvertite da una miriade di soggetti.
I fattori che potrebbero spingere Icon verso il successo
La strada verso il successo di Icon, quindi, si fonda soprattutto su usabilità, scalabilità e decentralizzazione, con una attenzione particolare proprio al secondo fattore, ovvero sulla capacità di supportare il maggior numero di transazioni possibile, che sta assumendo un’importanza sempre maggiore nel panorama della Altcoin. Non meno importante è però la facilità di utilizzo del sistema, tale da renderlo fruibile anche a chi non sia in possesso di grandi competenze di informatica, aumentando in tal modo la potenziale utenza.
Sono gli stessi addetti ai lavori ad affermare poi che il network decentralizzato, il quale prevede numerose applicazioni in settori e servizi differenti, ove pubblicizzato in modo adeguato, potrebbe diventare parte integrante nella vita di ogni giorno degli utenti, con una fidelizzazione in grado di porre le basi per la costituzione di una vera e propria community.
Una strada peraltro sulla quale Icon si è già incamminata celermente, se si pensa che già può vantare la penetrazione in una serie di comunità composte da istituzioni affidabili come le banche, le assicurazioni, gli ospedali, le università e altro ancora. In tal senso occorre ricordare come siano ben 27 le società finanziarie che hanno già optato per la collaborazione con Daily, incluse banche come Daishin Securities e Kiwoom, la cui capitalizzazione di mercato si attesta oltre quota 1,5 miliardi di dollari. Cui si affiancano altri gruppi finanziari che gestiscono negli Stati Uniti portafogli per svariate centinaia di milioni di dollari.
Altro punto di forza su cui può far leva Icon è poi la firma di un accordo con Woori (la seconda banca più grande della Corea del Sud), che ha come oggetto la creazione di qualcosa di molto simile a Tether, ma rivolta al won coreano.
Infine va ricordato come il progetto goda del sostegno di DFG e Theloop, che gravitano nell’orbita di Korean Financial Investment Association e possiedono Coinone, ovvero il secondo exchange in ordine di grandezza della Corea del Sud.
Proprio quanto detto sin qui dovrebbe far capire come il progetto Icon abbia posto le basi per una buona riuscita, come del resto dimostra la diciassettesima posizione già raggiunta nella graduatoria di settore. Un premio alla capacità di saper indicare una direzione messa in mostra sinora dal team di sviluppo, tale da attrarre anche una parte non secondaria del mondo finanziario sud-coreano. Non resta quindi che da vedere come si evolverà la situazione del network Icon nel prossimo futuro, anche in considerazione del fatto che nonostante i forti scossoni del mercato, il progetto è già riuscito a porre basi discretamente solide.