
Mentre continuano ad infuriare le polemiche sulle criptovalute, additate da alcune parti alla stregua di un vero e proprio pericolo pubblico tale da poter portare allo scoppio di una bolla speculativa in grado di poter portare ad una nuova crisi globale, il panorama delle monete digitali continua ad arricchirsi di nuovi arrivi e vede avanzare progetti che si rivelano in grado di dare buone soddisfazioni agli investitori.
Tra di esse c’è anche Bytecoin, una cryptocurrency che fonda il suo progetto sui rilevanti profili di anonimato garantiti alle transazioni che la vedono impegnata. Proprio per questo motivo è stata paragonata a Monero, altro progetto che fa della privacy il suo maggiore punto di forza.
Nata nel corso del 2014, Bytecoin è riuscita in questi quattro anni di vita a dare vita ad una costante crescita, che è diventata particolarmente impetuosa nel maggio del 2017, quando in un arco temporale di appena 15 giorni ha messo a segno un ROI del 16.400%, favorito anche dalla elevata volatilità resa possibile dalla scarsa liquidità. Un aspetto che ha però favorito la moneta, invogliando molti trader a puntare con forza su una ulteriore crescita del Bytecoin, che lo ha spinto infine nella Top 30, ponendo quindi le basi per una ulteriore crescita nei prossimi mesi.
Le principali caratteristiche di Bytecoin
Bytecoin è una criptovaluta privata e decentralizzata con codice open source che consente a chiunque intenda farlo di partecipare allo sviluppo della rete che da essa trae il suo nome, allocando le risorse del proprio personal computer in cambio di una determinata ricompensa. Se il progetto sembra simile a tanti altri che sono nati nel settore delle monete digitali, a segnare la vera differenza tra Bytecoin e le consorelle è l’assoluto anonimato che è in grado di garantire nel corso delle transazioni in cui viene impiegato e che viene assicurato dall’utilizzo della crittografia di modo che nessuno possa riuscire ad identificare chi ha inviato il denaro, chi ne è stato il destinatario e quale somma sia stata trasferita.. Va poi specificato che, a differenza delle transazioni in moneta fiat in cui il denaro viene effettuato tramite un intermediario, una banca o un istituto finanziario, le transazioni tra gli utenti di Bytecoin sono effettuate sulla rete, rendendole di conseguenza molto più affidabili.
Proprio per quanto riguarda la sicurezza e l’affidabilità, Bytecoin può presentare alcuni punti di vantaggio da non sottovalutare. In pratica le sue prestazioni sono il diretto risultato della potenza computazionale totale di tutti i computer che partecipano all’elaborazione delle transazioni. Quindi, maggiore è la potenza di elaborazione, ovvero il numero dei dispositivi che partecipano alla rete, più affidabile è la stessa. Va però specificato come tutto il denaro immagazzinato nel portafoglio sia già protetto durante il processo di transazione e la sua sicurezza non vada a dipendere dall’affidabilità della rete.
Altra caratteristica di pregio del Bytecoin è il fatto che l’emissione sia limitata a 184,47 miliardi di token. Il numero di Bytecoin emesso ogni 120 secondi è però leggermente in calo e di conseguenza il denaro emesso guadagna valore con il tasso di cambio che aumenta. Va anche sottolineato come mentre le valute con forti diminuzioni del premio per blocco sono esposte a forti diminuzioni della potenza della rete, le emissioni di Bytecoin diminuiscono ad un ritmo molto più lento, preservando la valuta da possibili shock economici.
Per quanto riguarda il processo di estrazione, Bytecoin utilizza un algoritmo di data mining unico denominato CryptoNight, che è diverso dall’SHA-256 e dagli script utilizzati dalla maggior parte delle altre divise virtuali. La sua principale caratteristica è la maggiore facilità nell’estrarre i token per tutti coloro che sono muniti di un normale computer dotato di CPU/GPU.
I fattori che possono spingere Bytecoin e quelli che possono frenarlo
Anche nel caso di Bytecoin si possono ravvisare alcuni fattori che potrebbero favorirne la crescita, oppure frenarla. Tra i primi vanno ricordati in particolare:
1) l’elevato livello di privacy assicurato ad ogni transazione;
2) la trasparenza e la non tracciabilità delle transazioni avvenute;
3) gli elevati profili di sicurezza che caratterizzano la rete;
4) l’estrema facilità del mining;
5) l’immediatezza dei pagamenti internazionali.
Tra i secondi vanno invece ricordati il fatto che l’80% dei token previsti siano stati oggetto di pre-mining e che la loro accettazione nei circuiti commerciali sia ancora abbastanza scarsa. In particolare, il primo dato ricordato ha spinto più di un osservatore esterno a giudicare Bytecoin quasi alla stregua di una truffa, giudizio abbastanza azzardato, ma che potrebbe pesare sulla reputazione della moneta, unendosi al danno che è stato arrecato al Bytecoin dall’attacco informatico avvenuto a dicembre sulla rete di Monero. In pratica gli hacker hanno sfruttato il bug di cui già si vociferava da tempo per minare Bytecoin in grande quantità, ben 693 milioni di token, prima che il pool di sviluppo intervenisse.
Conclusioni
Quando si parla di una criptovaluta, ci sono alcuni aspetti che fanno premio su altri. Tra di essi uno dei più apprezzati è il livello di anonimato che una moneta digitale può assicurare ai suoi utenti nel corso delle transazioni e la sicurezza che può garantire nel corso delle stesse. Un aspetto che Bytecoin ha perseguito con grande efficacia, tanto da dare vita ad un sistema in grado di mascherare alla perfezione l’identità di chi invia e riceve denaro e anche l’importo della negoziazione. Proprio questo aspetto potrebbe permettere a Bytecoin di proseguire la sua parabola rialzista nei prossimi mesi, nonostante i forti dubbi sollevati dal pre-mining di cui è stata oggetto la cryptocurrency. Considerato che comunque sono molti coloro che sono disposti a passare su quelle che vengono viste come questioni di secondo piano, il Bytecoin dipenderà in larga misura proprio dall’atmosfera che si creerà sui mercati, ove le monete virtuali potrebbero trovarsi sottoposte a forti pressioni dovute ad alcune decisioni prese a livello intergovernativo, con la Francia e la Cina che sembrano intenzionate a capeggiare una lotta senza quartiere tesa a dare nuove regole al settore e riportarle sotto il controllo delle autorità centrali. In un quadro di questo genere, occorrerà proprio valutare la risposta degli investitori, dai quale potrebbe quindi dipendere il destino del Bytecoin.